PRODUZIONI


ANNA FRANK
storia di un tradimento – la Shoah e l’assurdità di ogni genocidio
drammaturgia e regia di Maurizio Stammati
In scena: Peter Ercolano, Gianluca Cangiano. Chiara Laudani, Sara Petrone, Anna Maggiacomo, Roberto Zottola, Rinaldo Di Marco. Canzoni e Musiche dal vivo di Raffaello Simeoni
Immagini e proiezioni di Marco Mastantuono
Disegno luci di Marco De Cesare.

Scheda spettacolo

Breve sinossi

Guerre, sterminio, campi di concentramento, bombardamenti a tappeto, profughi… tutto questo vocabolario dell’orrore purtroppo non appartiene solo al passato ma ad un oggi sempre più scosso dalla preoccupazione di guerre sempre più estese e vicine. Da questa semplice considerazione il collettivo Brecht è partito per elaborare un evento dedicato alla ragazza più conosciuta della seconda guerra mondiale, testimone diretta e vittima di quello sterminio assurdo e cieco che colpì il popolo ebraico e che attraverso la sua straordinaria testimonianza ha permesso ad intere generazioni di conoscere e vivere i pensieri, i sogni, i desideri e le paure di una ragazza di 15 anni. Il suo diario ha scolpito pagine uniche e dense di verità e di amore.
Lo spettacolo prende spunto dall’inchiesta che ha interessato la sua storia: chi ha tradito Anna Frank? Tra gli interrogativi del nipote di una delle persone che lavoravano con il padre di Anna, parte tutta la vicenda, tra rimandi storici, inserti cinematografici, canzoni pacifiste che hanno attraversato le generazioni post conflitto, spaccati di vita quotidiana della famiglia Frank nella casa nascondiglio ad Amsterdam. Il Grande Dittatore di Chaplin, Peter Ercolano, farà incursione nella trama dello spettacolo, così come le canzoni interpretate dal vivo dal cantautore Raffaello Simeoni. In scena gli attori del Brecht danno vita ad una storia tra realtà e sogno, tra speranza e tragedia. Farà un’apparizione anche il grande Totò, al quale è affidata la chiusura del racconto, tra storia e finzione, tra cruda realtà e poetiche speranze, così come Anna Frank ci ha insegnato, lasciandoci il dono più importante, il suo diario, come un faro che possa guidarci nei tempi bui che di volta in volta siamo costretti ad attraversare.

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