con Maurizio Stammati, Peter Ercolano, Chiara Di Macco, Antonio Pernarella, Sara Petrone, Anna Maggiacomo, Lavinia De Luca
Adattamento: Dilva Foddai
Costumi: Dora Ricca
Luci e audio: Antonio Palmiero
Scenografie: Marco Mastantuono
Regia: Maurizio Stammati
una produzione Teatro Bertolt Brecht, Formia
Lo spettacolo si è ispirato a
La Freccia Azzurra, un film d'animazione del 1996 di Enzo D'Alò, ispirato a sua volta all'omonimo racconto di Gianni Rodari del 1964. È il primo lungometraggio dello studio di animazione
Lanterna Magica, e costò ai suoi autori quasi quattro anni di lavoro. Lo spettacolo ne ripercorre gli avvenimenti più salienti in perfetto stile rodariano.
Personaggi grotteschi si alternano a momenti poetici dando vita ad un divertentissimo spettacolo ricco di sorprese. Costumi e scenografie sono elementi determinanti nella realizzazione di una vera giostra delle emozioni. Adatto per un pubblico di piccoli ma con un occhio attento anche ai più grandi.
Dai 3 anni in su.
Trama
In una piccola cittadina, molti bambini con i loro genitori si affrettano per le ultime compere, accalcandosi davanti alla vetrina del negozio della Befana che durante tutto l'anno riceve ordinazioni e lettere dai bambini e,
proprio nella notte fra il 5 e il 6 gennaio porta i doni a chi è stato buono. Quell'anno però molti bambini rischiano di non veder avverato il loro desiderio. Infatti il malefico assistente della Befana, il dottor Scarrafoni,
dopo aver costretto a letto la vecchina con una 'strana influenza', ha incominciato a sua insaputa ad accettare ordinazioni solo dietro un profumato compenso e ha deciso di portare i doni solo a chi ha i soldi per pagarglieli.
Francesca, una bambina povera, orfana di padre, passando davanti al negozio della Befana si è innamorata di un treno, la
Freccia Azzurra. Dentro al negozio è però trattata molto duramente da Scarrafoni, che la rimprovera e la caccia in malo modo.
I giocattoli, che di nascosto dagli uomini prendono vita, indispettiti dalla cattiveria di Scarrafoni, ordiscono un piano ai danni dello stesso: ognuno di loro ha voglia di finire nelle mani di un bambino che lo desideri veramente e lo tratti con amore e cura e non nelle mani di quei bambini viziati che si stufano di tutto dopo poco tempo. Così, la sera del 5 gennaio, prima che Scarrafoni li prenda per consegnarli ai proprietari che hanno pagato, i giocattoli, guidati dal cane di
pezza Spicciola, fuggono via. I giocattoli escono così all'esterno e dopo varie peripezie riescono a smascherare il perfido Scarraffoni.
Il film si aggiudicò alcuni prestigiosi premi cinematografici italiani: 1997 - David di Donatello Miglior musicista a Paolo Conte, 1997 - Nastro d'argento e Migliore colonna sonora a Paolo Conte, Premio speciale per un film d'animazione prodotto in Italia.