PRODUZIONI - TEATRO RAGAZZI


ZEZA E PULCINELLA
di Pompeo Perrone
scenografie Carlo De Meo
costumi Barbara Caggiari
regia Maurizio Stammati

con Maurizio Stammati, Rinaldo Di Marco, Sara Petrone, Antonio Pernarella, Chiara Laudani, Anna Maggiacomo

Scheda spettacolo

ZEZA E PULCINELLA
Il teatro Bertolt Brecht ha una lunga confidenza con la maschera di Pulcinella, di cui ha narrato, nel corso di diversi spettacoli, le peripezie, gli amori, le disavventure e addirittura la morte. In particolare lo spettacolo Pulcinella, mon amour (Formia, 2007), apprezzato in Italia e all'estero, ha sperimentato la rilettura in chiave di teatro di strada del repertorio tradizionale delle guarattelle, ovvero dei burattini ispirati alla celebre maschera.

ZEZA E PULCINELLA
Lo spettacolo Zeza e Pulcinella si inserisce in questa linea di lavoro e si ispira alla Zeza tradizionale in maniera molto libera, rielaborando e contaminando le diverse tradizioni, per dare vita ad una serie di quadri ispirati alle tecniche del teatro di strada e di figura.

La Zeza tradizionale è una scenetta carnevalesca, cantata al suono del trombone e della grancassa, che vide probabilmente la luce nella seconda metà del Seicento. Zeza era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte). Questo tipo di spettacolo nacque dunque nell'ambito delle rappresentazioni legate a questo personaggio.

Da Napoli si diffuse presto nelle campagne adiacenti e poi nelle altre regioni del Regno. La Zeza rappresenta la storia delle nozze di Don Nicola, studente di legge, e di Vicenzella, contrastate dal padre della donna, Pulcinella, che teme di essere disonorato ed è inconsapevolmente geloso, e sostenute da sua moglie, Zeza, che è di ben altro avviso e vuole far divertire la figlia co mmilorde, signure o co l'abbate; Pulcinella sorprende gli innamorati e reagisce violentemente, ma è punito e piegato da Don Nicola e alla fine si rassegna.
ZEZA E PULCINELLA
La meraviglia del teatro di strada si unisce alle atmosfere farsesche della maschera napoletana per dar vita ad uno spettacolo originale e di sicuro impatto su spettatori di ogni età !

Come succede nelle farse, Don Fausto rivolge le sue attenzioni verso quella che gli sembra una fanciulla dal viso un po' brunetto, ma che in realtè è Pulcinella, che nel gioco dei travestimenti assume le sembianze di donna.
ZEZA E PULCINELLA
Questa fantastica messinscena fa rinsavire Don Fausto riacquistando l'equilibrio che le fantasticherie dei libri di magia gli hanno inculcato. In un incalzante susseguirsi di apparizioni, duelli e prigioni, il povero Don Fausto, alla fine, viene riportato alla realtà con un provvidenziale bagno di acqua fredda ma, quando tutto sembra aver riacquistato l'equilibrio sperato, ecco che nel chiuso della sua camera, riprende il cammino verso quel mondo immaginario dove tutto è possibile e dove il sogno ha ancora cittadinanza.



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